Qui Radio Londra…
Report del meeting Amsat-UK in 20 step!
Fra i vari incontri sul servizio di satellite d’amatore che si svolgono nel nostro continente, quello organizzato da Amsat-UK è sicuramente uno dei più appetitosi e qualificati, attirando odience e relatori da tutto il globo, inoltre, l’incontro è aperto a tutti, liberamente, senza distinzioni associative o nazionali.
Il meeting si tiene nel Surrey, regione a sud di Londra dove hanno sede università ed aziende specializzate nel settore. Normalmente, per incontrare la miglior stagione meteorologica l’incontro è organizzato nella seconda metà del mese di luglio. Quest’anno, per evitare la concomitanza con le olimpiadi, è stato riposizionato nel terzo fine settimana di settembre. Per consentire a tutti gli appassionati di poter seguire l’evento diffuso in streaming da , anche l’omologo meeting italiano di Marina di Pietrasanta è stato rinviato di una settimana.
Questo premesso, vediamo in venti passi o meglio step, come si è svolto quest’anno questo importantissimo incontro, anche noto come Colloquium 2012.
— Venerdì 14 settembre 2012 —
Step 1 # GB4FUN
Parcheggiato davanti all’hotel che ospita i lavori del convegno, si trova il rimorchio della RSGB attrezzato a sala radio, con copertura dagli 80m fino ai 2,4GHz. Questa unità mobile è un poco il “biglietto da visita” dell’associazione, che itinerante per tutto il paese ha modo di proporre chi siamo e cosa facciamo ad un vasto pubblico, offrendo tanto uno spazio di accoglienza quanto uno operativo. A questa struttura è associato il nominativo speciale GB4FUN, quanto mai azzeccato!
Step 2 # G4DPZ+G0AKY: introduzione per beginners
Come atto introduttivo ai temi che verranno sviluppati nei giorni seguenti, al venerdì pomeriggio si tiene una presentazione di cosa sia “il servizio d’amatore via satellite”, quale la sua storia e la sua importanza. Non ultima, viene messa in risalto la relativa semplicità di cominciare a praticare questa disciplina tramite alcuni esempi pratici e guide introduttive.
Step 3 # visita a SSTL
Uno degli elementi qualificanti dell’incontro annuale è la possibilità per i convenuti di accedere ad una visita guidata alla vicina azienda SSTL (Surrey Satellite Technology Ltd.). Nata da uno spin-off della locale università è da anni parte del grande gruppo EADS Astrium NV. Qui, vengono progettati e realizzati ogni anno moltissimi satelliti per i più diversi clienti, dai piccoli universitari fino ai più grandi per uso commerciale o scientifico. Data l’elevata riservatezza che il luogo richiede, tutto viene visto da “opportuna distanza”, guardati a vista dal bravissimo accompagnatore.
—- Sabato 15 settembre 2012 —
Step 4 # Jim Heck G3WGM: apertura dei lavori
Finalmente si comincia, con un breve richiamo alla lunga storia che ci ha portato fin qua ed un caloroso benvenuto a tutti i partecipanti.
Step 5 # Phil Davies: SSTL update
La prima relazione illustra gli sviluppi del business di SSTL. Molti i progetti in corso, con un prevedibile costante incremento per gli anni a venire. Il “best seller” attualmente è un satellite votato alla scansione ad alta risoluzione della superficie terrestre, da impiegare per la sicurezza in mare ed il “disaster monitoring” (i.e. Studio degli effetti di terromoti, alluvioni, incendi, etc.).
Ben 22 i nuovi satelliti della costellazione Galileo che saranno prodotti nei prossimi anni da loro.
Step 6 # Howard Long G6LVB: FunCube dongle pro-plus
Howard, personaggio di fama mondiale per essere il padre del primo SDR a basso costo racchiuso in una chiavetta USB, ha aperto la sua relazione,ricordando gli obiettivi fondanti del suo FunCubeDongle. Questo progetto ha avuto un gradissimo successo, caratterizzato da vendite ancora molto alte dopo quasi 2 anni dal lancio. Purtroppo, in luglio l’azienda che costruiva il chip del sintonizzatore ha chiuso per fallimento e nonostante ci siano già prodotti a stock circa 500.000 integrati, la loro disponibilità futura è per vari motivi amministrativi e legali in dubbio. Questi eventi hanno quindi spinto Howard a ripensare “la sua creatura”, cogliendo l’occasione anche per un suo sensibile miglioramento. Ecco quindi nascere il FunCubeDongle PRO+.
Miglioramenti:
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nuovo front-end alimentato a 3,3V (il vecchio era a 1,5V) con +20dBm di IP3
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TCXO (il vecchio non era stabilizzato) con stabilità 0,5ppm
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ADC a 24bit
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11 filtri di banda sul frontend, specifici per 144&435MHz realizzati con SAW
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Campionamento a 192kHz
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Passo di sintonia 0,5Hz
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Campo di frequenza: 150kHz-250MHz e 450MHz-2GHz
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Ben 240 componenti (il vecchio erano circa 100)
Step 7 # Chris Bridges: STRaNd-1
Questo satellite è sviluppato di concerto fra università e SSTL ed usa come payload un normale telefono cellulare con Android. Le sue dimensioni di 10x10x34cm e 4,2kg lo collocano nella schiera dei microsatelliti. Dispone di un truster a plasma, di un motore a butano e di magnetorquer per controllare il suo assetto in orbita. L’idea di impiegare un comune telefono cellulare come carico, è basata sul fatto che questi oggetti sono costruiti per essere maltrattati (e quindi resistere agli stress dello spazio) ed hanno dentro tante cose utili quali ad esempio videocamera, sensori vari, accelerometri. La scelta di Android non è casuale, ma dovuta al fatto che quel sistema operativo è open-source e “parente stretto” di Linux. La versione S-Android ne è una specializzazione per questo uso. Il satellite è modulare in modo da poterci lavorare in team paralleli e distanti. Per chi fosse interessato, può seguirne lo sviluppo sui principali social-media.
Step 8 # Peter Guelzow DB2OS, presidente Amsat-DL
Purtroppo il progetto P5A è stato cancellato e questo ha dei gravi impatti anche sul P3E in quanto quest’ultimo era supportato anche come banco di prova di tecnologie per la fase 5.
La fine del supporto allo sviluppo di P5E è stata sancita dall’ente spaziale tedesco di accordo col relativo ministero, dopo ben 5 anni di trattative e sviluppo del progetto.
Nel piano dei “fase 5” vi erano 2 satelliti indipendenti: uno che doveva diventare un Lunar orbiter con trasmissione video a terra in alta risoluzione e l’altro che doveva arrivare su Marte, dopo aver collocato sul satellite Phobos una sonda speciale. Tutto questo è stato recentemente dichiarato “poco interessante” dagli organi politici coinvolti, dichiarando di fatto la fine del progetto.
Per una finestra che si chiude in Germania ed in Europa, potrebbe invece aprirsi ad oriente una porta molto promettente. Il governo cinese ha iniziato a mostrare grande interesse per il progetto P5 e tutto il campo satellite in generale, sopratutto per l’aspetto educational nelle loro università.
Al momento c’è uno studio di Phase4, geostazionario, votato allo studio e sviluppo delle bande più elevate quali X-K-KU con un uplink a2400MHz e vari down a 10,24,76(beacon only) Ghz.
Al momento il P3E è quindi in avanzato stato di costruzione con una previsione di orbita di 44000/2000km e 50° inclinazione, ma ad oggi nessuno offre vettori o spazio su vettori adeguati…
Step 10 # Joao Andrè Ferreira, Amsat-CT: ISTNanosat-1
Questa relazione ha illustrato la collaborazione fra Università di Lisbona e amsat-CT che sta dando luogo alla creazione di un nuovo cubesat di interessati carattersitiche. Il satellite sarà controllato da un modulo con micro ARM9 e firmware Linux e trasemtterà immagini a terra. E’ un cube a 2 unità: un modulo base e controllo ed un modulo scienza. Sarà dotato anche di un trasponder FM per uso radioamatoriale così come verrà reso disponibile un software per la decodifica della telemetria.
Step 11 # Hans van de Groenendal ZS6AKV, Amsat-SA
Anche in Sud Africa si sta affrontando la progettazione e costruzione di un piccolo satellite, per poter far accedere quanto più possibile anche i radioamatori di quel paese alle tecnologie spaziali. Il progetto prevede un trasponder lineare con 20kHz di banda, uplink in 70cm e downlink in 2m. Tutto lo sviluppo sta procedendo con mezzi modesti, quasi “domestici”, ma valorizzato da un bel team in cui sono presenti tutte le competenze necessarie. Sono in fase di definizione con ISIS l’acquisto dell’hardware ed il lancio.
Step 12 # Steve Greenland: UKube-1
La Clydespace è una azienda specializzata nel progetto di piccoli satelliti, la cui missione è di creare un collegamento fra università, costruttori, utenti dei payload e mondo radioamatoriale. Può vantare il supporto di vari e qualificati investitori, ed ha avuto un ottimo spin-off. Il lancio del primo satellite, previsto per settembre 2011 è stato rinviato a causa dei mutati requisiti del lanciatore. La prossima opportunità è prevista per il febbraio 2013 e porterà in orbita ben 4 payload scelti fra 22 proposte. La seconda esperienza sarà il progetto UKube-2, completato nel giugno2012 ed in previsione di lancio nel 2013. Per chi fosse interessato, può seguirne lo sviluppo sui principali social-media.
—- Domenica 16 settembre 2012 —
Step 13 # Mark Hammond N8MH, VP Amsat-NA
Amsat-NA cura molto la parte educational, per mettere in pubblica evidenza come le nostre idee/progetti possano avere anche grande valore sociale. Negli ultimi anni la tradizionale collaborazione con altri paesi è stata gravemente frenata dalla legge nota come ITAR che per motivi di sicurezza nazionale ha imposto crescenti vincoli alla condivisione di conoscenze e materiali. Recentemente, la legge 1248, pare muovere finalmente i nostri temi dall’ambito del militare/strategico al commerciale, riaprendo così le porte al mondo. Nel frattempo, dopo l’uscita dal servizio di AO-51, è partito un nuovo progetto, volto a rimpiazzarlo, pur se con un budget estremamente ridotto. Per questo, l’idea che guida la nuova realizzazione è di imbarcare un payload che “paga il lancio” e finita la missione ufficiale, il satellite viene convertito ad uso amatoriale. Il primo satellite sviluppato secondo questo modello sarà un cubesat da 1unità, con trasponder FM e digitale ed in cui il carico “pagante” sarà lo studio di un sistema di orientamento nello spazio. IL lancio è previsto nel secondo semestre del 2013. A seguire, sarà sviluppato un altro satellite da tre unità, caratterizzata da un trasponder lineare e digitale con SDR nel canale di media un carico di studio dell’alta atmosfera ed il cui lancio è al momento previsto nel 2014.
Step 14 # Hans van de Groenendaal ZS6AKV: IARU satellite planning and politics discussions
In questo intervento, Hans ha sottolineato il valore sociale della nostra attività e quali siano le leve per metterlo in mostra. I Cubesat sviluppati dalle università si stanno dimostrando un buon metodo per reclutare nuovi appassionati. Uno dei problemi di questa attività però è il coordinamento delle frequenze, dove in molti paesi c’è collaborazione mentre in altri.. nonostante che varie missioni scientifiche abbiano contenuti di interesse per la comunità radioamatoriale.
Per facilitare questo coordinamento, la IARU ha un ruolo di Satellite Advisor che per la nostra regione è ricoperto da G3VZV e DK3WN. Ultimo tema caldo presentato, è il continuo ripetersi in varie sedi internazionali della discussione se abbia o meno senso (economico) lasciare così tanta banda radio agli ham.. per questo è fondamentale usare le frequenze a noi assegnate con continuità anche via satellite, ancora meglio se con progetti di valore scientifico ed educativo, per far conoscere al mondo chi siamo e cosa facciamo e dare quindi una “giustificazione sociale” all’allocazione a nostro uso delle bande radio.
Step 15 # The FCD team: Funcube project update
Sono stati ripresentati gli obiettivi fondanti del progetto, così come lo stato avanzato dei test sui vari prototipi, a quattro anni dall’inizio dei lavori. Il software di decodifica della telemetria è ormai pronto e funzionante. Il satellite sarà lanciato dalla base di Yasny con un vettore Dnepr, versione “civile” del già noto R36M, vettore balistico, capace ti lanciare fino a 10 testate nucleari indipendenti.
Step 16 # Chris Bridges: STRaND-2 lasers, computers & thrusters
Questo progetto è il primo che prevede l’aggancio in orbita di due satelliti amatoriali, una coppia di cubesat da 3 unità, lanciati collo stesso vettore. Il progetto è ambizioso e propone difficoltà nuove. Per governare la manovra d’aggancio in orbita, ogni satellite dispone di una serie di “micromotori” a butano e di sistemi laser per capire la reciproca posizione dei satelliti durante il rendez-vous e la manovra finale di docking.
Step 17 # Graham Shirville G3VZV: Ham-TV on the ISSand other Amsat UKprojects
Amsat-UK sta seguendo molti progetti anche internazionali (ESEO, ESA, etc.) e sono alla ricerca, fra i membri dell’associazione, di volontari specializzati nelle varie discipline richieste.
Alcune parole sul progetto HamTV (progetto ARISS di genesi italiana!) che si propone di realizzare un downlink video dalla ISS, da impiegare in particolare durante gli school-contact. Il progetto è molto apprezzato in UK, dove ne prevedono varie integrazioni e miglioramenti.
A breve, OFCOM farà una revisione del band plan da 143 a 156MHz. Sarebbe proposito di Amsat-UK richiedere più banda, ad esempio 144-148MHz per avere maggiore segmento terra-spazio.
Step 18 # Jeremy Curtis: UK space Agency Educational strategy and programmes
L’educational è riconosciuto un fattore chiave per lo sviluppo futuro del paese, dove il settore spazio è cresciuto ben l’8% nell’ultimo decennio nonostante la crisi. Al momento impiega 24900 unità, che si prevedono crescere a circa 115000 nel volgere di otto anni. Questa opportunità non va quindi lasciata al caso, ma opportunamente guidata e pianificata. Ecco dunque presentata una indagine sociologica volta a mettere in luce quando, durante il percorso educativo, vengono scelte le attività di studio futuro e quali fattori le influenzano. Da questi preziosi dati, sono stati avviati programmi educativi specifici e mirati nei vari gradi della scuola, al fine di orientare la giusta quantità di ragazzi verso le necessità future del paese e del mondo del lavoro.
Step 19# Daniel Faber, VA3DRF ISIS: the lesson learnt over a decade of microsat and cubesat
Dopo tanti anni di lavoro sui piccoli satelliti, vale la pena fare il punto della loro evoluzione.
I CubeSat oramai sono delle commodity e sono acquistabili su un catalogo on-line a costi molto contenuti. Chi sviluppa progetti con questi dispositivi, pone sempre più l’accento dello studio sulla parte software e sempre meno sull’hardware.
Pensati nel 1999, hanno visto il primo lancio nel 2003 e meno di 20 erano in orbita nel 2004. Ad oggi, oltre 250 sono invece in sviluppo in tutto il globo anche per applicazioni non più solo educational, ma anche scientifiche e commerciali. I temi oggi più in evoluzione sono il loro sistema di espulsione dal vettore e la modularità.
Step 20 # Dave Johnson G4DPZ: Android apps for satellites/Raspberry PI demo
Dave ha introdotto rapidamente alla struttura del Raspbery pi, una nuova piattaforma molto economica, open, basata su ARM e Android e ben promettente per applicazioni amatoriali.
La discussione si è poi spostata sui vari programmi per radioamatori disponibili per il mondo Android. La maggior parte del sw è disponibile per i telefoni, mentre solo una frazione lo è anche per i tablet. Il motivi principali sono sia storici (i telefoni si sono diffusi prima dei tablet sul mercato) sia tecnici, legati al diverso schermo dei due dispositivi che pone non pochi vincoli al progettista. Ulteriore freno allo sviluppo fin qui à stata la grande frammentazione dei dispositivi fra diverse release del sistema operativo. Dave ha poi presentato il suo nuovo programma: HamSatDroid che gira su qualunque dispositivo con Android >1.5 e che fa tutto quello che serve per la gestione del traffico via satellite. La versione di oggi, con oltre 15000 download, è free e rimarrà tale in futuro, mentre verrà sviluppata una versione “PRO” con contenuti e funzioni evolute da scaricare a pagamento (stima <10$) al fine di raccogliere fondi per costruire e lanciare nuovi satelliti.
Siamo oramai giunti al termine.. qualcuno magari si sarà chiesto dove sia finito lo “step 9”.. beh.. visto che era il mio contributo al meeting, lo vedremo descritto su queste pagine in un prossimo articolo specifico..
Per chi fosse interessato, i filmati dei vari interventi sono disponibili gratuitamente nella sezione “archivio” del sito www.batc.tv
Per concludere, l’esperienza vissuta al Colloquium è veramente bella e formativa e, difficile pure a crederci, per ben 3 giorni non ha mai piovuto!
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