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Nella consueta cornice di folto pubblico di appassionati, il 18 settembre si è tenuto l’ottavo convegno dei radioamatori (e non) dediti ed interessati alle comunicazioni via satellite.

La località del meeting è stata l’Hotel Joseph situato a Marina di Pietrasanta, noto ai più per ospitare da molti anni anche il convegno nazionale degli appassionati di EME e facilmente raggiungibile dalla gran parte del nostro Paese.

L’incontro,aperto liberamente a tutti, ha offerto una agenda di grande interesse, spaziando fra temi di attualità associativa, situazione generale del “mondo satelliti”, interventi tecnici e opere divulgative.

L’apertura dei lavori è stata curata dal vice-presidente del Comitato Re-gionale Toscana dell’ARI, sempre puntuale attore della manifestazione.

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IK0NSY, Stefano, ha presentato una dettagliata ricerca e valutazione sui costi attuali di realizzazione e lancio di un cubesat, basandosi su quanto pubblicato su SatMagazine, su recenti esperienze di atenei italiani e consultando alcuni fornitori di materiali e servizi.

Negli ultimi anni, questi satelliti, del volume di un litro e del peso di un kilogrammo, sono divenuti molto popolari come mezzo didattico ed i loro costi sono particolarmente vantaggiosi. E’ possibile acqui-stare moduli già preparati e omologati per l’impiego in orbita, riducendo così di molto, tempi e costi di sviluppo del progetto.

Il loro lancio, avviene in gruppi di tre, sfruttando gli “spazi morti” lasciati dal carico principale (payload) sul lanciatore.

Le previsioni indicano per i prossimi 3 anni il lancio di almeno 80 cubesat e sarebbe intenzione del gruppo operare in modo che anche i radioamatori italiani ritor-nassero, come un tempo ed a pieno diritto, ad avere un satellite da loro progettato e lanciato.

Essendo in questa ipotesi l’hardware in parte già definito e preparato, il team di sviluppo potrebbe concentrare i propri sforzi progettuali, che costituiscono il “valore aggiunto”,nella “personaliz-zazione” del satellite, svi-luppando temi come ad esempio nuovi modi operativi, sistemi di controllo, esperimenti a bordo e la sperimentazione di materiali e tecnologie innovative su parti accessorie.

Varie le idee già sul tavolo della discussione e che nei prossimi mesi saranno approfondite e selezionate.

I costi totali del progetto sono stimabili quindi in 30-50000€ a seconda della complessità degli esperimenti e le “migliori tariffe” di lancio che sarà possibile ottenere nel futuro.

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Pierluigi, IW4BLG, ha brevemente presentato il suo libro “Hamsat”, tutto dedicato ai satelliti d’amatore, alla loro storia, alla tecnica operativa, all’ottimizzazione della stazione radio. Il volume è disponibile presso l’editore, in varie librerie e in quasi tutte le fiere dell’elettronica e radio-amatori.

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A seguire, Angiolo, I5SXN, ha presentato lo sviluppo di alcuni preamplificatori a larga banda retroazionati, sviluppando sche-mi e studi del compianto Piero Moroni, I5TDJ.

Caratteristiche qualificanti di questi amplificatori sono l’elevata dinamica ed isolamento nonché un adattamento molto buono delle porte di ingresso ed uscita.

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IK5FGJ Raffalele, ha presentato un ottimo pre-amplificatore per 144/430 nato come ottimizzazione di vari progetti già noti. A breve, renderà disponibile in rete tutta la documentazione così come vi sarà la disponibilità di un circuito stampato, tutto per smd per la realizzazione.

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IZ5IOW, Marco, una delle giovani leve del gruppo, ha presentato uno studio su antenne non convenzionali, cioè non “hertziane” o “marconiane”.

A questa grande famiglia di dispositivi, appartengono ad esempio le antenne CFA (Crossed Field Antenna), le EH di W5QJR, le antenne frattali, le patch e le chirali. Molte di queste antenne trovano largo impiego in tantissimi dispositivi radioelettrici, quali satelliti, telefonia mobile, reti dati (WiFi). Da qui, l’invito a sperimentare anche applicazioni amatoriali.

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Andrea, IZ5TLU, anche lui icona delle nuove gene-razioni di appassionati, ha presentato un’a-passionante indagine sulla propagazione “Terra-Spazio”, cioè su tutti quei fenomeni che perturbano il cammino del segnale alle varie frequenze oggi impiegate nel traffico via satellite d’amatore.

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Roberto, IW5BSF, mana-ger ARI per il settore satelliti ha presentato ai convenuti lo sta-to dell’arte su due temi di grande attualità.

Il primo tema “caldo” sono le interferenze sulle frequenze destinate in sede internazionale al traffico terra-spazio, fre-quenze che sono state oggetto nel nostro paese di ripetuti disturbi da parte di altri servizi (ponti ripetitori in particolare) a terra che secondo gli accordi internazionali (IARU) dovrebbero trovare posto su altre porzioni di banda. L’esito di questa situazione conflittuale fra differenti servizi d’amatore è stato molto pesante, provocando un’eco a livello mondiale e non ha certo giovato all’immagine del nostro paese né della nostra comunità amatoriale.

Il convincimento di tutti i presenti, riconfermato a gran voce, è che occorra una completa condivisione nella comunità amatoriale degli obiettivi e delle regole, per permettere a tutti, indistintamente, di poter sperimentare e “godere della radio” senza per questo compromettere l’altrui diritto e piacere.meeting.sat.2011_html_m626ae72f

La seconda relazione, molto attesa, ha aggiornato i presenti sul pro-getto di Amsat-DL noto come P3E, satellite che dovrebbe da anni rimpiazzare Oscar40. A causa della crisi economica e di mutati assetti organizzativi, l’avanzamento del progetto è stato particolarmente lento e difficoltoso. Al momento si prevede sarà inserito in una orbita ellittica simile a quella dei suoi predecessori AO10, 13, e 40, dovrebbe imbarcare 3 trasponder lineari ed essere base di sperimentazione per il costruendo P5-a, destinato a volare verso Marte. Nonostante molti lanciatori siano stati contattati, pare che solo l’ESA con i nuovi Arianne5 possa in un futuro, forse non lontano, provvedere al suo lancio.

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Ha concluso le presentazioni, Antonio I5NQK, che ha illustrato “gioie e dolori” nell’utilizzo dell’ormai popolare FunCube Dongle nella ricezione dei satelliti. Alle innegabili doti di miniaturizzazione, convenienza, flessibilità operativa e sensibilità ha contrapposto i limiti intrinsechi del dispositivo quali la scarsa dinamica ed un front end poco selettivo.

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A tutti gli intervenuti è stato distribuito gratuitamente il CD con le relazione presentate.

Per coloro interessati ad approfondire i temi discussi, segnalo il gruppo Yahoo: hamsats_ari che raduna tutti gli appassionati ora attivi sui progetti in corso, così come è possibile visitare la loro home page, interessante e ricca di informazioni: www.hamsats.altervista.org/ .

Arrivederci quindi in orbita!

Si ringraziano IZ1ERR e, IZ5IOW per le fotografie del meeting e tutti gli intervenuti per la piacevole giornata.

By iw4blg

Pierluigi Poggi since his childhood has been attracted from technical stuffs and gears, being a very curious guy. He built his first Xtal radio when he was just 9. Today, we would call him “maker”. When he turned to 21 became radio amateur, with call sign iw4blg. Since then, he developed many radio gears and felt in love with space communication, becoming an EMErs and a satellite enthusiast. His great passion led him to experiment a lot on the higher bands, up to pioneering several THz (lightwaves) QSOs on the early ’90. Beside to this passion to the radio communication and modern technologies, he like to study, experiment, understand-why, then, write and share, or better, spread the knowledge. This fact led him to became a well renowned contributor of electronics magazines with more than 95 articles published and author of 14 science books.

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