Antenna per portatili a 50 MHz

Oggi descriverò un’antenna per apparati ricetrasmittenti portatili funzionanti nella banda dei 6m.

A questo gruppo, in costante aumento, si possono attribuire apparati come ad esempio l’ 817 Yaesu o il surplus FSE 38/58. Macchine completamente diverse fra loro, ma accomunate dall’esigenza di disporre di un buon impianto radiante per uso “spalleggiabile”.

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Non sempre le soluzioni fornite a corredo o accessorie di mercato soddisfano i desideri del moderno radioamatore in termini di costi e/o prestazioni.

E’ così che mi è nata l’idea di sviluppare un qualcosa di semplice ed al tempo stesso performante.

Gli obiettivi sono:

  • facile realizzazione e riproducibilità

  • mancanza di tarature

  • economicità

  • banda passante sufficientemente larga

Avendo in mente come prima applicazione l’utilizzo sul mio FSE38/58, cominciai il lavoro procurandomi un BNC maschio e studiando come realizzare la parte radiante.

L’idea buona mi venne passando un giorno davanti ad un negozio di caccia e pesca.

Il cimino di una canna da pesce, era quanto di meglio per la bisogna: leggero, flessibile ed economico. Attenzione però a non sceglierne in fibra di carbonio: questa è conduttiva e quindi non idonea come supporto per antenne. Fibra di vetro o altri materiali naturali sono invece perfettamente usabili. Il mio sembra fatto di una sorta di cartone pressato mischiato con resina fenolica e poi verniciato… il peggio del peggio come qualità per un pescatore provetto ma ottimo per il nostro scopo.

La canna viene accoppiata al connettore (che deve essere scelto congruente mente a quello del TRX) o tramite incollaggio con resine bicomponente o magari, tramite una piccola torretta tornita, in plastica, di raccordo.

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Il cimino è lungo circa 870 mm e di diametro decrescente da 9 a 3mm.

Si prendono poi circa 2m di filo di rame smaltato dia 1 mm. Pulitolo dall’ strato isolante lo si salda al centrale del connettore e passando per il centro della canna lo si porta fuori dalla stesso e si cominci ad avvolgere la bobina di carico, che sarà per questa banda di 27 spire e lunga in totale 59mm.

Il filo rimanente viene quindi svolto lungo il cimino, fino alla sua estremità. E’ possibile sia farlo passare al suo interno tramite un piccolo forellino quanto farlo correre parallelo fermandolo di quando in quando con un po’ di nastro isolante.

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A questo punto siamo al 90% del lavoro.

Una rapida prova sulla radio ci darà conferma della bontà del lavoro fin qui fatto. Sarà altresì possibile ottimizzare un poco il SWR agendo o sulla lunghezza del cimino o “stirando” dolcemente la bobina di carico.

Per la messa a punto iniziale del progetto mi sono avvalso di una maquette di radio fatta in casa con una piano metallico ed i connettori previsti. Un analizzatore di reti completava il set-up.

Giunti a questo punto non rimane che la finitura. Specie nel caso si sia scelto di far correre il filo all’esterno della canna da pesca, la soluzione più rapida ed efficace è quella di “incappucciare” il tutto con guaina termorestringente di diametri decrescenti. Lavoro semplice ed efficace al tempo stesso.

Bene, ed ora non rimane che uscire per un giro in giro e goderci il lavoro fatto. I risultati e le soddisfazioni non tarderanno ad arrivare. Certo, rispetto ad una GP ad ¼ d’onda non regge il confronto, ma in quanto a portabilità, robustezza ed economicità è proprio raccomandabile.

Buon lavoro a tutti.

Pierluigi

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By iw4blg

Pierluigi Poggi since his childhood has been attracted from technical stuffs and gears, being a very curious guy. He built his first Xtal radio when he was just 9. Today, we would call him “maker”. When he turned to 21 became radio amateur, with call sign iw4blg. Since then, he developed many radio gears and felt in love with space communication, becoming an EMErs and a satellite enthusiast. His great passion led him to experiment a lot on the higher bands, up to pioneering several THz (lightwaves) QSOs on the early ’90. Beside to this passion to the radio communication and modern technologies, he like to study, experiment, understand-why, then, write and share, or better, spread the knowledge. This fact led him to became a well renowned contributor of electronics magazines with more than 95 articles published and author of 14 science books.

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