Урал-Авто-2

un'autoradio d'oltre cortina..

Questo articolo nasce un po' per caso, mentre ero in cerca di qualcosa di curioso e diverso dal solito da studiare. Il caso ha voluto che la mia attenzione cadesse su alcune autoradio della grande Unione Sovietica (ante 1991 quindi) che per le loro specificità tecniche e costruttive si differenziano in maniera sostanziale dai prodotti europei dello stesso periodo.

Vediamo quindi più da vicino questo prodotto marcato Урал-Авто-2 (Ural-auto-2 in caratteri latini) della URAL radio, databile attorno alla metà degli anni '80.

Il quadro storico

Prima di addentrarci nella descrizione ed analisi del ricevitore ricostruiamo per sommi capi il quadro tecnico-storico nel quale veniva venduto e doveva poi operare.

Nella grande URSS, le stazioni nazionali trasmettevano in onde corte, medie, lunghe ed FM, anche se la maggior parte delle stazioni erano in medie e lunghe. Né i siti di trasmissione, né le frequenze delle stazioni nazionali sono mai stati resi ufficialmente noti.

C'erano quattro canali radiofonici nazionali di cui il primo era noto come “all-union ​​ primo programma”. Il suo palinsesto si basava su elementi di interesse nazionale in cui venivano inseriti approfondimenti locali in ciascuna delle Repubbliche.

Il secondo canale si chiamava Radio Mayak (Radio Beacon in russo) ed era un canale di musica ed intrattenimento parlato destinato ad essere il "faro" della cultura sovietica, simile alla BBC Radio 2 nel Regno Unito o la radio nazionale in Australia.

Il terzo programma “All-Union” si divideva in Radio Yunost e Radio Orfey.

Le notizie trasmesse erano fornite quasi interamente da parte dell'Agenzia Telegrafica dell'Unione Sovietica, comunemente nota come TASS.

Aspetto esterno

Già l'aspetto esteriore dell'autoradio ci sorprende: assomiglia infatti molto più ad una radio da tavolo che da auto, vista la presenza di un altoparlante interno e dell'antenna a stilo.

Questo fatto non è casuale né figlio di una particolare scuola di design, è anzi parte fondamentale del progetto e dell'obiettivo di mercato. Per offrire a costo contenuto la possibilità di ascoltare le radiotrasmissioni ovunque ci si trovasse nello sterminato territorio ex URSS, la radio era pensata per essere usata sia in vettura sia al suo esterno in ambiente domestico o a passeggio.

Quando il radioascoltatore era in viaggio su un veicolo (furgone, auto, etc.) poteva inserirla in una particolare plancia (un po' come le nostre estraibili degli anni che furono) mentre in casa o in gita a piedi la stessa poteva funzionare egregiamente accoppiandola ad un fondello porta batterie. Una radio unica, per tutti gli usi e le situazioni quindi, “poca spesa e molta resa” si potrebbe sintetizzare oggi. Ecco quindi spiegato l'aspetto per noi così originale.

Il frontale

Il frontale è la parte più ricca di comandi ed indicazioni. Vediamoli nel dettaglio:

  • In alto a sinistra la manopola di accensione e regolazione del volume

  • al suo fianco la regolazione del tono

  • la scala parlante, senza indicazione delle frequenze ma solo con numeri da 1 a 0

  • in basso, la sequenza di tasti per la selezione delle bande di ricezione (FM/25m/31m/49m/OM/OL)

  • e il tasto per l'AFC

Illustrazione 1: Ural radio: il pannello frontale

Il pannello laterale

Sul fianco sinistro troviamo nell'ordine:

  • pulsante per accendere l'illuminazione del frontale

  • connettore per alimentazione esterna (da usare ad esempio in casa)

  • connettore per ingresso sorgente audio esterna (i.e. registratore)

  • connettore di terra (aiuta nella ricezione)

Illustrazione 2: Ural radio: il fianco sinistro

Il retro

Sul retro troviamo da sinistra a destra

  • connettore antenna autoradio

  • connettore a 6 poli a pettine (realizzato direttamente sul circuito stampato) per la connessione all'alimentazione (da batteria veicolo o pacco pile) e all'altoparlante esterno

Illustrazione 3: Ural radio: il retro dell'apparecchio

La piedinatura del connettore è la seguente:

  • Positivo batteria

  • Massa

  • Positivo altoparlante esterno

  • Massa altoparlante esterno

  • 6 quanto collegati fra loro, attivano l'altoparlante interno

Gamme d'onda

Il ricevitore è capace di sintonizzarsi su ben 6 bande radio, così definite:

  • onde lunghe: 150 – 405 kHz

  • onde medie: 525 – 1605 kHz

  • onde corte 1: 5950 – 6200 kHz

  • onde corte 2: 9500 – 9800 kHz

  • onde corte 3: 11720 – 12350 kHz

  • FM: 65,9 – 73 MHz

Le bande nel campo delle onde corte corrispondono alle consuete allocazioni per le broadcasting dei 49, 31 e 25m. Fin qua nulla di particolare ma nelle altre bande si ​​ notano alcune significative differenze rispetto a quanto siamo abituati a trovare nelle nostre radio. Analizziamole un poco con maggior dettaglio.

  • Onde lunghe: si estende ben oltre i “nostri” 260 kHz, fino ad oltre 400.

  • Onde medie: partono da 525 kHz

  • FM: è questo forse il dato che più salta all'occhio non coincidendo affatto con i consueti 88-108 MHz. Vediamo nel seguito il perché.

La banda OIRT

La banda di trasmissione FM OIRT si estende da 65,8 a 74 MHz. E' stata utilizzata nell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche e nella maggior parte degli altri paesi del Patto di Varsavia membri dell'International Radio and Television Organisation in Eastern Europe, da cui il nome OIRT. Unica eccezione fù la Germania Est, che usò sempre la banda 87,5-100 (poi 104) MHz, in linea con l'Europa occidentale.

Ricordiamo come la porzione inferiore delle VHF si comporti un po' come le onde corte e offra una portata più lunga della parte superiore della stessa banda. Per questi motivi, è stata ideale per raggiungere le vaste e remote aree sovietiche che altrimenti sarebbero rimaste escluse dalla radio FM.

Molti paesi hanno oggi completamente cessato la trasmissione sulla banda FM OIRT, anche se l'uso prosegue in altri, soprattutto nelle ex repubbliche dell'URSS.

Il futuro delle trasmissioni sulla banda OIRT è limitato e incerto a causa della mancanza di nuovi ricevitori consumer per queste frequenze al di fuori della Russia.

I paesi che usano ancora la band OIRT sono:

  • la Russia (compresa Kaliningrad)

  • Bielorussia

  • Moldova

  • Ucraina

  • Turkmenistan

L' Ungheria ha chiuso i suoi rimanenti trasmettitori di radiodiffusione nel 2007 e nel mese di luglio dello stesso anno diversi radioamatori ungheresi hanno ricevuto un permesso provvisorio sperimentale per effettuare esperimenti di propagazione e di interferenza nella banda 70-70,5MHz.

In Bielorussia, le stazioni radiofoniche pubbliche sono gestite solo dal governo. Tutte le stazioni in banda OIRT sono uno specchio delle normali trasmissioni FM e vengono mantenute per motivi di compatibilità con le vecchie attrezzature ancora largamente diffuse in quel paese.

Nel 2014, la Russia ha iniziato a sostituire i trasmettitori OIRT per poter raggiungere più ascoltatori, molti dei quali ormai hanno apparati “world class” quindi riceventi da 88 a 108 MHz.

A differenza della consuetudine occidentale, le frequenze OIRT FM sono basate su una canalizzazione a 10 kHz anziché 50, 100 o 200 kHz o relativi multipli, questo per ridurre l'interferenza inter-canale causata da E-sporadico e altri effetti atmosferici, che più spesso si verificano a queste frequenze. Tuttavia, vale la pena evidenziare come gli effetti della distorsione da percorsi multipath siano meno fastidiosi che sulla banda CCIR.

La maggior parte delle stazioni OIRT-FM trasmette in mono anche se alcune stazioni operano in stereofonia utilizzando una sottoportante a 31,25kHz.

L'assegnazione delle frequenze radioamatoriali nella banda dei 4 metri (70-70,5 MHz) utilizzata in molti paesi europei è interamente all'interno della gamma OIRT FM. Gli operatori di questa banda assieme a quella dei 6 metri (50-54 MHz) utilizzano la ricezione di stazioni OIRT-FM come un'indicazione del fatto che vi è una "apertura" verso l'Europa orientale o la Russia. Questo aspetto è di controversa utilità dato che l'assegnazione radioamatoriale dei 4 metri copre solo 0,5MHz (o meno, come nel nostro paese) e una singola stazione FM provoca notevoli interferenze in gran parte della banda.

Circuito, componenti e costruzione

Illustrazione 4: Dettaglio dello stadio finale audio: notare gli originali contenitori dei transistor

Il ricevitore è un classico supereterodina a singola conversione in cui le medie frequenze sono:

  • 465 kHz per l'AM (in luogo de 455 kHz “europei”)

  • 10,7 MHz per la FM

Impiega 7 transistor e 10 “circuiti integrati”. Il virgolettato è d'obbligo in questo caso dato che non ci troviamo davanti ai classici componenti monolitici “dual in line” che già allora spopolavano nelle nostre elettroniche consumer, ma a piccoli circuiti ibridi. Interessante notare come nonostante la fabbricazione di questo apparecchio risalga agli anni '80, i semiconduttori siano ancora al germanio, materiale abbandonato all'epoca nel resto del mondo da almeno 10-15 anni.

Lo stadio finale audio è in configurazione “quasi complementare” con una coppia di “poderosi” P213B, mentre l'altoparlante ha un magnete di insolitamente generose dimensioni ed è schermato.

Front end e oscillatore locale sono basati su dei GT322A da 80MHz di frequenza di taglio, immancabile quindi il loro uso in configurazione a base comune.

Tutti i componenti sono montati su alcuni circuiti stampati realizzati in economica resina, le filature sono abbondanti e non proprio ordinate, come tipico dell'epoca.

Illustrazione 5: Dettaglio dell'altoparlante interno da 16Ohm e con magnete di grosse dimensioni

Conclusioni

In genere questi ricevitori sono acquistabili a basso prezzo e possono costituire un interessante campo di studio, applicazione e perché no, di finestra storica su un passato tecnologico a noi poco noto.

In genere funzionano “benino” (prendendo le nostre radio anni '60 come riferimento) e sono ottimi come “radio da compagnia” in casa come in viaggio. La possibilità di ricevere la banda OIRT le rende utili agli amanti dei collegamenti a lunga distanza (DX) in 6 e 4m, ma ne preclude l'ascolto delle nostre emittenti locali.

Bibliografia

https://en.wikipedia.org/wiki/Broadcasting_in_the_Soviet_Union#Broadcast_radio

https://en.wikipedia.org/wiki/FM_broadcast_band#OIRT_bandplan

http://alltransistors.com/transistor.php?transistor=36079

By iw4blg

Pierluigi Poggi since his childhood has been attracted from technical stuffs and gears, being a very curious guy. He built his first Xtal radio when he was just 9. Today, we would call him “maker”. When he turned to 21 became radio amateur, with call sign iw4blg. Since then, he developed many radio gears and felt in love with space communication, becoming an EMErs and a satellite enthusiast. His great passion led him to experiment a lot on the higher bands, up to pioneering several THz (lightwaves) QSOs on the early ’90. Beside to this passion to the radio communication and modern technologies, he like to study, experiment, understand-why, then, write and share, or better, spread the knowledge. This fact led him to became a well renowned contributor of electronics magazines with more than 95 articles published and author of 14 science books.

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