Illustrazione 1: Il circuito completo di ricarica per cella al litio comparato con una moneta da un Eurocent

Semplice caricabatteria per 1 cella litio

La crescente disponibilità di elettroniche alimentate a 3,3V assieme agli sviluppi della tecnologia del litio nelle batterie ha reso sempre più interessante lo sviluppo di specifiche soluzioni di ricarica.

In particolare oggi vedremo una applicazione per la ricarica ottimale di una generica singola cella al litio da 3,7V.

Prima di addentrarci nella soluzione pratica, vediamo un poco alcune informazioni generali su questi accumulatori:

  • ogni singolo elemento genera una tensione nominale di 3,7 Volt, valore da confrontare coi 1,2 Volt delle NiCd o NimH o i 2 Volt di quelli al piombo. Quindi meno elementi in serie a pari tensione totale

  • elevata densità di potenza (molta energia accumulata in poco spazio e poco peso)

  • effetto memoria assente (si possono ricaricare partendo da un qualsivoglia livello di scarica)

  • soffrono le situazioni di sovraccarica (non consigliate quindi in apparecchiature di emergenza o in tampone ove è ancora oggi meglio impiegare soluzioni al piombo o NiMh)

  • ridotta autoscarica, quindi una volta caricate non serve la cosiddetta “carica di mantenimento”

  • la resistenza interna e' molto bassa, quindi il processo di ricarica è molto efficiente e dissipa poca energia. Attenzione però al rovescio della medaglia: se cortocircuitate possono dare luogo a correnti elevatissime con rischi per la sicurezza delle cose e delle persone

  • a differenza delle batterie al nichel-cadmio, andrebbero caricate spesso e mai scaricate completamente (0%) e nemmeno conservate scariche.

La ricarica

Una ricarica ideale richiede la conoscenza esatta della tecnologia chimica impiegata nella costruzione della batteria.

In mancanza di queste complesse informazioni è però possibile ottenere risultati buoni e in sicurezza tramite una combinazione di carica a corrente costante (iniziale) seguita da una fase a tensione costante (fine carica). In tutte le fasi la tensione ai capi dell'elemento non supererà mai i 4,2 Volt (circa).

Illustrazione 2: Esempio di curve di ricarica. Notare la prima fase a corrente costante seguita da quella a tensione costante. Fonte: datasheet TP4057

Superare questa soglia produce una riduzione della vita utile della batteria, cioè del numero dei cicli di carica/scarica che può affrontare prima di perdere significativamente capacità, ovvero guastarsi totalmente.

Superare poi i 4,3 Volt provoca l'innesco di processi chimici dannosi e pericolosi. In questo caso assistiamo ad un aumento della temperatura e della pressione interna che possono portare anche ad incidenti seri.

La procedura di carica per le celle Li-ion singole è riassumibile nelle due fasi seguenti:

  • Corrente costante (CC)

  • Tensione costante (CV)

Durante la fase di corrente costante, il caricabatterie applica una corrente costante alla batteria (con la tensione in costante aumento), fino al raggiungimento del limite di tensione per cella.

Durante la fase a tensione costante, la corrente diminuisce gradualmente verso lo zero, finché la corrente diviene inferiore a circa il 3% dell'iniziale corrente di carica costante, sancendo così la fine carica.

La soluzione proposta

Un ottimo dispositivo “tuttofare” per questa applicazione è il circuito integrato TP4057 della NanJing Top Power ASIC Corp. In un minuscolo case SOT-23-6 a 6 piedini, contiene tutto il necessario per una corretta carica di un elemento litio con corrente di carica massima di 500mA, compresa anche una sezione di segnalazione dello stato di funzionamento così funzionante:

Stato

Led rosso (CHRG)

Led verde (STDBY)

Nessuna batteria collegata

lampeggia

acceso

In carica

acceso

spento

Fine carica

spento

acceso

 

Il suo impiego è di una semplicità disarmante. Vediamolo in breve:

Illustrazione 3: Schema tipico d'applicazione del TP4057. Fonte: datasheet dispositivo

 

 

Vediamo le funzioni dei vari pin

nome

Funzione

1

CHRG

Indica lo stato di carica, in tal caso è posto a livello logico basso, altrimenti ad alta impedenza.

2

GND

Connessione al negativo di alimentazione

3

BAT

Uscita del circuito di carica. Questo pin è collegato da un lato alla batteria, dall'altro al regolatore interno che comprende anche un partitore resistivo di precisione.

4

Vcc

Positivo dell'alimentazione del circuito integrato, può variare fra 4 e 9V, richiede un condensatore di filtro da 1μF in prossimità del pin. Quando la tensione sul pin BAT scende a 30mV il TP4057 entra in modalità di arresto, riducendo così il consumo a 2μA o meno.

5

STDBY

Avvisa del completamento della carica della batteria, scendendo a livello logico basso. Altrimenti in alta impedenza.

6

PROG

Serve per definire la corrente di carica: collegando un resistore di precisione fra il pin e massa. In questa modalità il pin è mantenuto a circa 1V di tensione.

Il pin può essere anche utilizzato per spegnere il caricabatterie e il circuito di regolazione

La corrente di carica

Come visto sopra, è possibile definire il valore della corrente di carica, dato che in larga misura vincolerà la velocità di carica. Per calcolare il valore della resistenza da inserire fra il pin 6 e la massa occorre impiegare le due formule seguenti a seconda del valore di corrente impostato:

RPROG=1000IBATperIBAT300mAR rsub PROG = {1000} over {I rsub BAT} per I rsub BAT <= 300mA

RPROG=1000IBAT(1,3IBAT)perIBAT>300mAR rsub PROG = {1000} over {I rsub BAT} (1,3-I rsub BAT) per I rsub BAT > 300mA

Per chi non volesse perdersi tanto in conti, di seguito una tabella coi valori pre calcolati della resistenza di programmazione per le correnti di carica più comuni.

RPROG (k)

IBAT (mA)

20k

50

10k

100

5k

200

4k

250

3k

300

2k

400

1.6k

500

 

La dissipazione

Come tutti i regolatori, anche questo circuito dissiperà una certa quantità di energia in calore durante il processo di carica della batteria. Occorre quindi in fase di progetto tenere sotto controllo la temperatura interna del chip tramite le valutazioni seguenti:

La potenza dissipata dal dispositivo (come tutti i regolatori lineari) durante la carica vale:

PD=(VCCVBAT)IBATP rsub D= (V rsub CC - V rsub BAT ) I rsub BAT

La resistenza giunzione-ambiente vale 150°C/W

data una corrente di carica (ad esempio 400mA) e una tensione di ingresso (ad esempio i 5V di una porta USB) è possibile calcolare la temperatura massima ambiente a cui far lavorare in sicurezza il dispositivo come:

TA=TJ(VCCVBAT)IBATΘJA=120(53,75)0,4150=45°CT rsub A= T rsub J - (V rsub CC - V rsub BAT) I rsub BAT %THETA rsub JA = 120- ( 5-3,75)cdot 0,4 cdot 150=45°C

mentre è possibile calcolare la corrente massima in funzione di tensione di ingresso (sempre 5V ad esempio) e temperatura ambiente (ad esempio 60°C) come segue:

IBAT=TJTA(VCCVBAT)ΘJA=12060(53,75)150=320mAI rsub BAT= {T rsub J - T rsub A} over {(V rsub CC -V rsub BAT) %THETA rsub JA }= {120-60} over {(5-3,75)150}=320mA

Nel caso nella propria applicazione non si rientrasse nell'area di funzionamento di sicurezza del dispositivo, si può migliorare la situazione applicando allo stesso un dissipatore costituito da una opportuna superficie di circuito stampato. Valori guida sono riportati nel datasheet del componente.

Varianti

Concludiamo questo breve articolo con la presentazione di alcune varianti al circuito base.

Illustrazione 4: Configurazione con limitazione di corrente, da abbinare ad una sorgente di alimentazione di cui sia impossibile invertire la polarità

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Illustrazione 5: Ingresso del caricatore con protezione contro le inversioni di polarità della sorgente di alimentazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Illustrazione 6: Eliminazione del lampeggio del led rosso in assenza della batteria

Per i più “pigri” che non volessero cimentarsi nell'assemblaggio dei pochi componenti, segnalo come siano facilmente reperibili circuiti già premontati, in cui occorre solo definire la resistenza di programmazione carica.

Bibliografia

http://www.minisumo.net/guide/strumentazione/costruiamo-un-carica-batterie-litio/

http://www.elio.org/iw2bsf/litio_batt.pdf

https://it.wikipedia.org/wiki/Accumulatore_agli_ioni_di_litio

http://batteryuniversity.com/learn/article/charging_lithium_ion_batteries

datasheet TP4057

 

 

 

 

By iw4blg

Pierluigi Poggi since his childhood has been attracted from technical stuffs and gears, being a very curious guy. He built his first Xtal radio when he was just 9. Today, we would call him “maker”. When he turned to 21 became radio amateur, with call sign iw4blg. Since then, he developed many radio gears and felt in love with space communication, becoming an EMErs and a satellite enthusiast. His great passion led him to experiment a lot on the higher bands, up to pioneering several THz (lightwaves) QSOs on the early ’90. Beside to this passion to the radio communication and modern technologies, he like to study, experiment, understand-why, then, write and share, or better, spread the knowledge. This fact led him to became a well renowned contributor of electronics magazines with more than 95 articles published and author of 14 science books.

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